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Rifiorire dopo un amore coltivando il dolore

Rifiorire dopo un amore coltivando il dolore

Si dice che la terra migliore sia quella che riesce a dare buoni frutti. Lo sanno da sempre i nostri nonni che con la tipica saggezza dovuta all’esperienza, parlano negli stessi termini anche dei sentimenti. Il paragone è semplice e comprensibile da tutti, anche da chi il pollice verde proprio non ce l’ha. Anche l’amore per vegetare ha bisogno di tante variabili e la fine di un amore è spesso accompagnata da grande sofferenza. Chi l’ha provata riferisce di un dolore quasi fisico. Cosa fare per tornare a sorridere? C’è chi consiglia di nascondere il dispiacere in un angolo del proprio cuore. Ma si ottengono scarsi risultati. Meglio sarebbe sollevare delicatamente quel dolore e adagiarlo sul terreno, ma non per seppellirlo ma per coltivarlo. Vediamo come fare.

Cercare un aiuto e non un colpevole

Se una storia d’amore fosse un mystery sarebbe difficile individuare il colpevole per la fine di una relazione. Le cause sono spesso tante e correlate, possono comprendere cambi di abitudini, nuove prospettive di lavoro o di gestione economica, tradimenti, calo del desiderio.
Ma quali sono le cause più frequenti? Secondo chi torna nuovamente single le difficoltà di comunicazione sono tra le motivazioni più riferite anche se la fine di una storia d’amore muove sempre equilibri molto personali di fronte ai quali ognuno reagisce a modo suo e con la sua sensibilità. Per questo è importante avere dei validi punti di riferimento che senza giudicare siano pronti a mettere in atto un “ascolto attivo” per aiutare chi soffre a trovare intimamente la forza per reagire.

Trasformare il vuoto emotivo in una risorsa

Il primo desiderio di chi è in una fase della vita di fine relazione, è quello di tornare a stare bene. Le tempeste emotive che subentrano prima di accettare la fine di un amore possono comprendere ansia, frustrazione, rancore ma anche un forte senso di smarrimento. Non è facile ricominciare a vivere soprattutto se la relazione amorosa è stata lunga nel tempo o particolarmente intensa. Vengono messe in atto delle tecniche innate di sopravvivenza per superare la fine di un amore che possono portare anche a negare l’accaduto.
Ritrovarsi da soli dopo aver condiviso con un’altra persona tanti momenti della quotidianità, è spesso percepito come triste e difficile. Ma cercare di soffocare la nostalgia rifiutandola, la rende spesso più intensa. Anche analizzare i ricordi, che arrivano alle mente sotto forma di pensieri impetuosi e non richiesti, non è il modo più funzionale per superare la fine di una storia. La mente può essere aiutata a gestire efficacemente la tendenza spontanea a rovistare nei ricordi soprattutto se questi sono dolorosi.

Dedicarsi tanto tempo

Le emozioni sono numerose ma la domanda è sempre la stessa: come superare un amore finito? Prendere atto dello stress che questo periodo comporta è sicuramente un ottimo punto di partenza. I tentativi di reazione possono determinare sbalzi dell’umore, del ritmo sonno-veglia, creare insonnia o disordini alimentari. Per reagire in modo da accettare la fine di un amore è consigliabile curare la propria dieta privilegiando cibi sani, così come l’attività fisica con brevi passeggiate all’aria aperta.
Per chi si chiede come superare la fine di una storia è molto importante introdurre una routine del sonno coccolandosi prima di dormire con una tisana all’aroma preferito. Imparare una nuova tecnica creativa che impegni le mani come il crochet, permette di scaricare molto stress nato nella fase di fine amore.
Dedicarsi a una attività piacevole, come la frequenza di un corso, consente anche di conoscere nuove persone. In un momento in cui assumere atteggiamenti di chiusura può sembrare la soluzione più naturale per accettare la fine di un amore, avvicinarsi il più possibile agli altri o iniziare un percorso di consulenza è il modo migliore per mettere in atto soluzioni che siano davvero risolutive.

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