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Le tempistiche dei controlli superficiali a liquidi penetranti

Le tempistiche dei controlli superficiali a liquidi penetranti

I controlli superficiali a liquidi penetranti sono un metodo di ispezione non distruttiva che viene impiegato per individuare difetti superficiali nei materiali non porosi, tramite l’uso di un apposito liquido colorato o fluorescente che viene applicato al materiale in esame e penetra nei difetti superficiali: maggiori dettagli possono essere trovati al link https://www.deltaflux.it/liquidi-penetranti/. In questo articolo andremo ad esaminare le tempistiche richieste da questo processo.

Preparazione della superficie

Il primo requisito perché il controllo a liquidi penetranti dia risultati affidabili è l’accurata pulizia della superficie del pezzo da esaminare: solo così, infatti, il liquido penetrante potrà effettivamente penetrare nei difetti superficiali. Le tempistiche qui sono variabili: la pulizia può richiedere da pochi minuti a diverse ore, a seconda delle dimensioni e delle condizioni del pezzo.

Applicazione del liquido penetrante

Una volta pulita la superficie, è possibile applicare il liquido penetrante, che deve essere lasciato sul pezzo in esame fino a quando sarà penetrato a fondo in tutti gli eventuali difetti superficiali. La tempistica necessaria per questa fase si può determinare con precisione in base a due elementi, ossia il tipo di liquido utilizzato e la natura specifica del materiale di cui è composto il pezzo, ma generalmente va da 5 a 30 minuti.

Rimozione dell’eccesso di liquido

Una volta trascorso il tempo di penetrazione, l’eccesso di liquido penetrante deve essere rimosso dalla superficie. Va sottolineato che la rimozione deve riguardare soltanto l’eccesso di liquido, perché la riuscita dell’esame dipende proprio dal fatto che il liquido penetrato nei difetti vi rimanga. A seconda delle dimensioni del pezzo, e di quale metodo viene utilizzato per eliminare l’eccesso di liquido, questo passaggio richiede dai 10 ai 20 minuti.

Applicazione del rivelatore

Per evidenziare i difetti, a questo punto, si applica al pezzo il cosiddetto rivelatore, solitamente in polvere; questo assorbe il liquido penetrante che ha colmato le microcrepe e gli altri difetti superficiali, così da renderli visibili. Il tempo di reazione necessario al rivelatore per assorbire il liquido penetrante varia all’interno di una finestra piuttosto ristretta, generalmente tra i 10 e i 30 minuti.

Ispezione finale

Dopo l’applicazione del rivelatore, il componente può essere ispezionato per individuare i difetti: i liquidi penetranti colorati permettono un’ispezione ad occhio nudo, mentre per quelli fluorescenti è richiesto l’impiego di una lampada a luce ultravioletta. Questa fase dell’ispezione è ancora una volta di durata molto variabile: può richiedere da pochi minuti a diverse ore, a seconda delle dimensioni e della complessità del componente.

In sintesi, quindi, le tempistiche dei controlli superficiali a liquidi penetranti variano a seconda di vari fattori, tra cui le dimensioni e le condizioni del componente, il tipo di liquido penetrante utilizzato e la natura del materiale: anche nei casi in cui la procedura sia più breve, tuttavia, è ragionevole aspettarsi che l’esame completo non occupi meno di un’ora, mentre all’altra estremità della scala siamo di fronte a diverse ore di tempo. Nonostante il tempo necessario, questi controlli sono un metodo efficace e affidabile per individuare difetti superficiali nei materiali non porosi.

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